genetica
L'attività riguardante la Sezione di Genetica consiste nell'analisi citogenetica dei cromosomi di un individuo, e nella diagnostica molecolare per l'individuazione di anomalie genetiche.Le anomalie cromosomiche sono dovute a mutazioni che alterano il numero (anomalie numeriche) o la struttura dei cromosomi (aberrazioni strutturali).
Le anomalie numeriche possono essere distinte in:
- aneuploidie: anomalie numeriche caratterizzate da un cariotipo con uno o più cromosomi in eccesso (trisomie e polisomie) o in difetto (monosomie)
- poliploidie: anomalie numeriche caratterizzate da un cariotipo con un corredo cromosomico multiplo di n rispetto al normale assetto 2n (46 cromosomi nella specie umana). Ne sono esempi la triploidia (assetto a 69 cromosomi) e la tetraploidia (assetto a 92 cromosomi)

In base al periodo in cui compare la mutazione si possono distinguere in anomalie costituzionali, in quanto rappresentative del corredo cromosomico dell'individuo, o anomalie acquisite, ossia comparse successivamente all'ontogenesi e limitate ad un tessuto o ad una linea cellulare.
Esempi delle più comuni anomalie costituzionali responsabili di sindromi cromosomiche diagnosticabili con l'analisi citogenetica pre- e post-natale sono:
- la trisomia del cromosoma 21, responsabile della Sdr. di Down (frequenza 1:780 nati)
- la trisomia del cromosoma 18, responsabile della Sdr. di Edwards (frequenza 1:8000 nati)
- la trisomia del cromosoma 13, responsabile della Sdr. di Patau (frequenza 1:15000 nati)
- la monosomia del cromosoma X, responsabile della Sdr. di Turner (frequenza 1:7500 femmine)
- la polisomia XY (47,XXY), responsabile della Sdr. di Klinefelter (frequenza 1:1000 maschi)